Buon inizio di settimana, una settimana delicata per i tifosi biancoazzurri perché alle viste c'è il derby con l'Atalanta, la partita per antonomasia, la gara di tutte le gare.

Una sfida, quella coi bergamaschi, che si giocherà ovviamente senza pubblico e che si giocherà in un orario assolutamente inconsueto, le 21.45.

Una sfida che vede nettamente favoriti i bergamasci in virtù di una struttura di squadra e di una rosa che stà facendo sognare i tifosi atalantini, una squadra, quella neroazzurra, che si appresta anche a disputare la fase finale della Champions League.

Dall'atra parte c'è un Brescia reduce dall'ennesima sconfitta di questa stagione disastrosa.

Il tre a zero incassato contro la Roma non ha fatto che sottolineare quelli che sono i limiti strutturali della squadra, una squadra che ormai gioca in Serie A ma di fatto è in Serie B anche se evidentemente non è finita fino a quando non è finita.

Contro la Roma, il Brescia nel primo tempo regge, con un atteggiamento tattico un po troppo rinunciatario, per una squadra che deve assolutamente fare punti, se vuole pensare di potersi salvare.

Nella ripresa poi la Roma riesce a sbloccare il risultato e quindi dilaga: si chiude tre a zero il match ma i goals, a favore dei giallorossi avrebbero potuto essere anche di più visto e considerato che la squadra allenata da Fonseca ha colpito pure un palo ed una traversa e che Andrenacci chiamato a sostituire Joronen, indisponibile all'ultimo istante ed in forse anche per la gara contro l'Atalanta,un paio di parate importanti le ha dovute fare.

Quel che preoccupa è la condizione di una squadra che alla prima difficoltà molla gli ormeggi e fà naufragio.

Quindi contro l'Atalanta bisognerà stare molto attenti perché di fronte avremo la squadra che segna di più in Campionato, una squadra che è una vera e propria macchina da goal.

Partita sulla carta dal pronostico scontato. al Brescia, ai suoi giocatori, all'allenatore i tifosi chiedono però una prova d'orgoglio, una prova che, in qualche modo, rivaluti un Campionato disastroso.

 

Ciro Corradini