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Operazione mare sicuro, anzi lago sicuro. Nel corso di una conferenza stampa presso la Sala dei Provveditori del Comune di Salò è stata rendicontata, nei minimi dettagli, l’organizzazione su scala nazionale predisposta, come ogni anno, dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera –, dell’Operazione Mare Sicuro 2022, che ha avuto il suo inizio la scorsa settimana e si concluderà nel prossimo mese di settembre.

L’attività, è stato spiegato dal Comandante del Reparto Operativo della Direzione Marittima di Venezia – C.V. (CP) Marco NOBILE - che ha giurisdizione territoriale e coordina le attività operative in ambito interregionale e quindi anche sul Lago di Garda, ha come obiettivo quello di vigilare, lungo gli 8.000 km di litorali costieri e sui bacini lacuali del Garda e del Maggiore, per far si che le Ordinanze di Sicurezza Balneare, i regolamenti e le leggi regionali e nazionali vengano rispettate dai diportisti e dai bagnanti.

Nel Lago di Garda il dispositivo operativo, già collaudato nelle trascorse stagioni estive – ha spiegato il Comandante della Guardia Costiera del Lago di Garda – C.C. (CP) Antonello RAGADALE - e che seguirà le direttive regionali impartite dalla Direzione Marittima di Venezia, è stato quest’anno riconfermato, con l’implementazione di una nuova unità di soccorso appositamente rischierata dal 3° Reparto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e denominata rescuerunner, che potrà operare anche su bassi fondali e su scogliere affioranti, senza nessuna limitazione, che va ad aggiungersi alle cinque unità navali già in forza alla Guardia Costiera di Salò.

Saranno in totale 30 i militari quotidianamente impiegati, tutti abilitati al salvamento nuoto, di cui diciotto sui mezzi navali che opereranno rischierati nei Porti di Salò (BS), Lazise (VR) e Torbole (TN), con un equipaggio pronto a muovere h24 per attività SAR. Tale  dispositivo navale, che comprende tre motovedette, due battelli penumatici veloci e, appunto, il nuovo mezzo nautico rescuerunner, assicurerà la copertura di tutto il bacino del Lago di Garda per garantire la sicurezza dei bagnanti e il rispetto delle norme per la sicurezza della navigazione.

Oltre alle predette unità navali è, altresì, attiva h24 la Sala Operativa sede di Unità Costiera di Guardia, recentemente ammodernata e implementata di strumentazioni informatiche dedite al coordinamento delle attività di soccorso e di polizia lacuale poste in essere dai guardiacoste.

Presente anche il C.F. (CP) Massimo KOTHMEIR del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, che ha poi spiegato nel dettaglio le peculiarità del nuovo mezzo navale RESCUERUNNER.

Durante la conferenza stampa, alla quale era anche presente il Segretario Generale della Comunità del Garda – Dott. Pierlucio CERESA – è stata rimarcata l’importanza del Protocollo d’intesa per la Sicurezza dei Naviganti del Lago di Garda, che annualmente viene sottoscritto dalla Guardia Costiera con la Regione Lombardia, la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Trento, l’Autorità di Bacino e gli Ispettorato dei Porti di Verona e Trento e, appunto, la Comunità del Garda, grazie alla cui sottoscrizione, viene assicurata la logistica necessaria alla Guardia Costiera per poter operare sul predetto bacino lacuale.

Evidenziata, inoltre, la sinergia dei vari corpi dello Stato nelle attività di soccorso che vengono coordinate dalla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, mediante la sottoscrizione di apposito protocollo d’intesa sottoscritto nel 2018 tra le Prefetture di Brescia, Verona e Trento, la Direzione Marittima di Venezia e i rispettivi Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco.

In tale contesto – il Comandante Ragadale ha ringraziato i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia, che operano sul bacino lacuale (Squadra Acque Interne di Riva del Garda e Peschiera – Guardia di Finanza di Salò – Carabinieri di Torri del Benaco) ma anche i Carabinieri, i Commissariati di Polizia e i Comandi di Polizia Locale presenti sulle tre sponde lacuali, nonché le associazioni di volontariato e la protezione civile, per la puntuale e tempestiva risposta che viene sempre assicurata per le attività SAR.