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feb, lun

SECONDO PIANO

Uniti si vince. Questo potrebbe essere stato lo slogan dell’incontro che si è tenuto a Peschiera e che ha visto la riunione della Cabina di regia del Consorzio  "Garda Unico", iniziativa avviata da tempo con lo scopo di valorizzare il Lago di Garda come destinazione turistica unitaria.

All'incontro hanno partecipato gli assessori al turismo dei tre territori interessati, ovvero Barbara Mazzali per Regione Lombardia, Federico Caner per Regione Veneto e Roberto Failoni per la Provincia autonoma di Trento, insieme ai presidenti di Garda Unico-VisitGarda e Fondazione Verona&Garda Destination Paolo Artelio, di Garda Trentino Silvio Rigatti e di Garda Lombardia Marco Girardi.

Sul piatto per i vari progetti vi sono  di 900mila euro di investimenti suddivisi tra le tre realtà regionali.

 

Martedì 14 gennaio al Centro giovani intercomunale Cantiere 26 di Arco, con inizio alle 18.30, la cooperativa sociale Smart propone un progetto relativo alle sfide di abitare e muoversi nell'Alto Garda.


«Una giovane coppia che vuole vivere in Busa e sviluppare una professione coerente con i propri studi facendo conto sulle proprie sole forze, trova spazi e possibilità per abitare, lavorare e muoversi  in Alto Garda? E, soprattutto, questa scelta è sostenibile?». 

È la domanda di partenza del progetto «Verso una cultura del muoversi e abitare sostenibili in Alto Garda», con cui la cooperativa sociale Smart intende esplorare i temi dell’abitare, del lavorare e del muoversi in Busa, un insieme di sfide che una giovane coppia, un neolaureato o qualsiasi giovane potrebbero dover affrontare nell’organizzare la propria vita in Busa. Un progetto che Smart presenterà martedì 14 gennaio al Centro giovani intercomunale Cantiere 26 ad Arco con inizio alle 18.30, anche per raccogliere concretamente collaborazioni e sostegno. 

«Crediamo fortemente nelle potenzialità della nostra Busa - spiega il presidente di Smart Francesco Picello - e vorremmo fotografare le cose così come stanno, come punto di partenza per capire cosa può fare la nostra comunità per aprire possibilità e spazi alle nuove generazioni. Per chi vive o lavora nell’Alto Garda e ha a cuore il suo essere un luogo inclusivo e sostenibile, questa è l’occasione per mettersi in gioco e provare a cambiare le cose». 

Il progetto, che mira a promuovere consapevolezza, conoscenza ed esperienze significative volte allo sviluppo sostenibile del territorio e al protagonismo delle nuove generazioni, prevede tre azioni fondamentali:

1. un'indagine sociale che circolerà nel territorio;

2. una serie di appuntamenti divulgativi e di dibattito;

3. un grande evento pubblico nel centro storico di Arco il 6 aprile, in cui saranno chiuse al traffico le strade del centro storico e si chiederà a cittadini, associazioni e imprese di riempirle con attività stand, conferenze, giochi e musica. 

«La partecipazione di tutte e tutti sarà fondamentale per il successo di questo progetto - aggiunge Picello - che mira a sensibilizzare, coinvolgere e creare soluzioni sostenibili per il nostro territorio». Il progetto è reso possibile dal sostegno della Fondazione Caritro, del Comune di Arco e di Dolomiti Energia, e gode del partenariato di numerosi enti e associazioni.

«Oggetti in comune», il nuovo spazio di riuso allestito da Luogo Comune in via Martini 14 a Riva del Garda, ha riaperto con una novità: oltre al lunedì e al giovedì dalle 14.30 alle 17, è aperto anche il sabato dalle 10 alle 12.


Un luogo dove scambiare oggetti e abbigliamento gratuitamente, per abbattere sprechi, favorire la green economy e l’economia circolare, aperto a tutti quale occasione per diventare parte di una comunità consapevole e attenta.  

«Tutto ciò che è vecchio qui torna nuovo - dicono gli organizzatori - e le cose che non ti servono più potranno essere utili a qualcun altro. Vieni a scambiarle: contribuirai a evitare gli sprechi e a dare una nuova vita a tantissimi oggetti. Si possono consegnare fino a dieci pezzi, a fronte dei quali si riceveranno dei punti che si potranno utilizzare per ritirare qualcos’altro o donare per chi non consegna nulla o per i più bisognosi». 

Cosa viene ritirato: abbigliamento uomo, donna e bambino in ottimo stato, attrezzatura per l’infanzia, piccoli elettrodomestici, accessori da cucina e utensili, attrezzatura sportiva. Cosa non viene ritirato: vestiti usurati e sporchi, cose sporche, usurate e non funzionanti, cuscini e tappeti, peluche e giochi, coperte, piumini, oggetti ingombranti e scarpe.

Qualche notizia sul progetto. Dopo un lungo e partecipato periodo di preparazione, dal 1° dicembre 2017 è partito il progetto di “ricostruzione di relazioni sociali” nell’ambito di un bando Caritro sul tema innovativo del welfare km zero. È un’ampia compagine di cooperative, associazioni, imprese, enti che hanno dato vita al progetto. Molte sono ancora oggi impegnate nella sua prosecuzione. Il programma prevedeva che al termine dei primi tre anni di attività, il progetto si sarebbe dovuto costituire in associazione per far diventare protagonisti diretti i volontari che si fossero avvicinati. Così è stato. Oggi vive un'associazione che ha assunto il nome di 'Luogo Comune' e ha sede in via Marchi a Riva del Garda. Il progetto si è basato fin dall’inizio sulla convinzione che la coprogrammazione e la coprogettazione, basate su una efficacie partnership fra pubblico e privato, possano aiutare a individuare, connettere, attivare e accompagnare risorse del territorio formali, informali - anche latenti - nella realizzazione e valutazione di iniziative volte a migliorare il benessere delle persone e delle famiglie, la relazione fra loro e quindi il vivere meglio e anche più sicuri. In sostanza, decelerare i processi di vulnerabilità delle persone. L’idea di fondo è molto semplice: aprire spazi, aperti e accoglienti, che siano di riferimento per i residenti del quartiere e per il contesto cittadino. Tramite attività laboratoriali, eventi culturali e ricreativi e momenti di incontro ci si è proposti di favorire la relazione valorizzando le competenze di ognuno che sono una preziosa risorsa per tutta la comunità. Uno spazio pensato da tutti e aperto a tutti, dove condividere le proprie passioni, incontrare i vicini di casa, imparare cose nuove, bere il tè, sentirsi meno soli. Un “luogo” quotidiano, accogliente, “comune”.

 

Per la prima volta la Comunità del Garda, l'ente che riunisce una quarantina di comuni gardesani rivieraschi e dell'entroterra, si riunirà il 1 Febbraio prossimo presso la casa del Mantegna a Mantova per la tradizionale assemblea annuale.

E’ successo nella tarda mattinata di sabato, quando un gruppo di windsurfisti partiti dalla sponda veneta del litorale di Malcesine del Lago di Garda, hanno segnalato il mancato rientro di uno di loro, visto poco prima del rientro in difficoltà e poi perso di vista nell'alto Garda, mentre vento e moto ondoso lo trascinavano verso sud.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Sono stati resi noti gli appuntamenti per il prossimo 2025 della Canottieri Garda, la più antica società sportiva del Lago di Garda.


Con l’inizio del nuovo anno la Canottieri Garda Salò ha ufficializzato il calendario degli eventi che nel corso del 2025 porteranno sul Benaco migliaia di sportivi e appassionati delle 5 discipline promosse dalla società: canottaggio, nuoto, vela, tennis e triathlon. 

La stagione è iniziata domenica 19 gennaio con la seconda tappa del circuito Propaganda di nuoto, nelle piscina del Polo Sportivo Canottieri, che ha coinvolto bambini e bambine dai 6 ai 12 anni.

Sabato 1 e domenica 2 febbraio sarà la volta della tappa conclusiva del Campionato Autunno Inverno Salodiano di vela. La stagione sportiva entra nel vivo domenica 25 maggio con il Triathlon Sprint Città di Salò, che quest’anno festeggia l'ottava edizione. Una gara partecipatissima che negli anni si è affermata come una delle più amate dai praticanti di questa disciplina. 

Sabato 28 giugno è la volta della 12esima Fondo nel Golfo, gara di nuoto in acque libere nel Golfo di Salò su 3 percorsi da 1.500 metri, 3.000 metri e 4500 metri. Per il secondo anno consecutivo la gara sarà preceduta dal Campionato Regionale di Fondo sulla distanza dei 3 km, che nel 2024 è tornato a Salò dopo 13 anni di assenza in Lombardia.

Per la vela, le prime date da segnare in agenda sono quelle di sabato 5 e domenica 6 aprile, per la 2ª Nazionale Ranking 29er, regata organizzata in collaborazione con il Circolo Vela Gargnano. Una tappa fondamentale per accumulare punti nella classifica di ranking nazionale. Sabato 12 e domenica 13 luglio si terrà invece la 40esima edizione della Salò Sail Meeting, grande classica di metà estate. Domenica 5 ottobre sarà la volta della Trevelica, la storica regata sociale giunta alla sua 60esima edizione. I più piccoli scenderanno in acqua domenica 18 maggio, in occasione della Selezione Zonale Optimist. 

Il tennis vede il suo evento di punta nel Torneo Città di Salò - Trofeo Argoclima, torneo open aperto ad atleti dalla categoria 4.NC alla 1 che si svolgerà sui campi in terra rossa del circolo Tennis Salò Canottieri da sabato 5 a domenica 20 luglio. A settembre si terrà invece il 5° Memorial dedicato a Filippo Candeli e Umberto Garzarella, appuntamento seguitissimo e molto amato dagli iscritti al circolo. 

Sabato 18 ottobre il canottaggio vivrà invece quello che è forse l’appuntamento di maggior prestigio: gli Agonali del Remo. Una delle più antiche manifestazioni del canottaggio italiano, rilanciata dalla Canottieri in occasione del centenario dalla prima edizione, tenuta a battesimo il 27 maggio del 1923 da Gabriele  D’Annunzio, grandissimo appassionato di questa disciplina.

Per il nuoto in piscina l'appuntamento clou è previsto infine a novembre presso la piscina del Polo Sportivo Canottieri, con il  XXVI Meeting Città Di Salò “Canottieri Swim Cup”.

Fino al 16 marzo presso il castello di Desenzano sarà possibile visitare una mostra dedicata all'evoluzione del marchio Colnago e in generale delle biciclette in quattro decenni di storia. Ingresso libero.


Si tratta sicuramente di un’esposizione imperdibile per gli amanti del ciclismo e della storia delle due ruote. La mostra tratta l’evoluzione del celebre marchio Colnago, simbolo di innovazione e tradizione, attraverso un viaggio unico che abbraccia oltre quattro decenni di storia.

Sono esposti pezzi unici in acciaio con montaggi speciali, vere opere d’arte della meccanica e del design, oltre a modelli iconici appartenuti a campioni leggendari come Tadej Pogačar e Filippo Ganna, protagonisti del ciclismo moderno.

Con le festività natalizie, periodo in cui la domanda di prodotti ittici cresce considerevolmente, la Guardia Costiera, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha avviato una mirata campagna di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore che, nel tempo, si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali, non convenzionali, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.

Lo scopo è garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani ed il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino evitandone il depauperamento e contestualmente anche quello di garantire la leale concorrenzialità sul mercato tra gli operatori prevenendo il diffondersi di pratiche illegali.

LE FASI

L’operazione complessa “e-FISHING”, attiva su tutto il territorio nazionale e in corso fino a gennaio 2025, si è articolata in una preliminare fase di “analisi”, durante la quale sono stati individuati i target di possibile interesse mediante un attento monitoraggio del territorio – anche attraverso le piattaforme social e dell’e-commerce, a cui ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente pianificate.

L’OBIETTIVO

Il focus dell’operazione è incentrato a tutelare il prodotto ittico made in Italy, scoraggiando pratiche illecite – anche informatizzate – finalizzate a carpire la buona fede del cittadino, danneggiare la risorsa ittica e a minare la concorrenza leale sul mercato tra gli operatori del settore. L’operazione condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi, la cattura e commercializzazione di specie con consentite e la compravendita di pescato in assenza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità. Pratiche illecite che, nel tempo – e in linea con il nome stesso che si è voluto attribuire all’operazione – si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali non convenzionali utilizzati per l’attività di rivendita e la promozione di servizi di ristorazione, come l’e-market e le piattaforme social, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.

Si tratta di comportamenti disonesti che compromettono non solo la qualità del prodotto destinato alla vendita, ma pregiudicano anche la concorrenza leale e la capacità del cittadino di scegliere consapevolmente.

Tale attività di monitoraggio e verifica, pertanto, oltre a prevenire e individuare eventuali atti illeciti mira a garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti.

LA MACCHINA ORGANIZZATIVA

Il dispositivo messo in campo - coordinato a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali - ha visto l’impiego di oltre 1.500 militari e oltre 450 tra mezzi terrestri e aeronavali della Guardia Costiera e ha portato, ad oggi, all'effettuazione di 9.106 controlli, che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici di qualità e garantiti, valorizzando il lavoro degli operatori del settore onesti che rispettano le normative vigenti, a tutela del prodotto “made in Italy”.

RISULTATI NAZIONALI DELL’OPERAZIONE “E-FISHING”:

Questi i dati salienti:

-          746 illeciti tra amministrativi e penali;

-          233 attrezzi da pesca sequestrati;

-          sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro;

-          circa 200 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.

 

RISULTATI NELLA DIREZIONE MARITTIMA DI VENEZIA:

Nell’ambito interregionale di competenza della Direzione marittima di Venezia, che ricomprende Veneto, Trentino-Alto Adige, province di Bergamo, Brescia e Pordenone e parte della provincia di Udine, si registra il sequestro di 2 TONNELLATE di prodotti ittici sprovvisti di tracciabilità o non in regola con le norme in materia di etichettatura, a fronte dell’elevazione di 22 sanzioni amministrative per un totale di circa 42.500 Euro, a fronte di 64 ispezioni eseguite.

In particolare, nella provincia autonoma di Bolzano, all’interno di due esercizi di ristorazione etnica, è stata rilevata la commercializzazione di prodotti ittici di varie specie sprovvisti di idonea etichettatura e informazioni minime di tracciabilità obbligatorie, portando al sequestro di circa 1 tonnellata e mezza di prodotti successivamente distrutti e all’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro, procedendo in un caso, in collaborazione con la locale azienda U.l.s.s., alla temporanea chiusura dell’esercizio commerciale per motivi igienico sanitari.

RISULTATI ATTIVITA’ ANNUALE - 2024

Al netto dell’operazione complessa “e-FISHING”, l’impegno della Guardia Costiera nella funzione di controllo del settore della pesca, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, prosegue tutto l’anno per garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani, salvaguardando il cittadino, la risorsa ittica e l’ambiente.

Nel 2024, infatti, è di oltre 9 milioni di euro l'importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato, principalmente per illeciti connessi alla mancanza delle informazioni obbligatorie relative alla tracciabilità del pescato, che accerta la genuinità e la provenienza del prodotto. Nel corso dell'anno, l'azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di effettuare sull'intero territorio nazionale oltre 100.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale, con un monitoraggio continuo, dalla cattura del pescato fino alla vendita al cittadino.

“Quest’operazione – ha dichiarato il Comandante Generale della Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – si inquadra in un sistema di controlli consolidato, che viene svolto costantemente dalla Guardia Costiera, in mare come a terra, nell’ambito delle sue competenze in dipendenza funzionale del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che consentirà agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri e di qualità, garantendo una filiera ittica virtuosa in grado di valorizzare e tutelare il lavoro degli operatori del settore che rispettano le normative vigenti e promuovendo il prodotto made in Italy”.

 

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