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Ha preso avvio il 18 maggio, dopo tre anni di stop causati dalla pandemia, il progetto «particolari servizi ausiliari di tipo sociale» di Intervento 33D.

 

Causa la trasformazione dei modelli di vita e di organizzazione sociale e, di conseguenza, l’indebolimento dell’identificazione e della coesione familiare e di vicinato, da alcuni anni il Comune di Riva del Garda assieme alla Comunità Alto Garda e Ledro ha attivato progetti di “particolari servizi ausiliari di tipo sociale”, con l’obiettivo di offrire un concreto sostegno alla domiciliarità di persone anziane o in stato di difficoltà, così da garantire anche un supporto alle famiglie. Causa la pandemia, nel 2020 il progetto è stato annullato.

Lo strumento utilizzato per poter offrire questo servizio è Intervento 3.3.D, che permette di realizzare progetti occupazionali in lavori socialmente utili per accrescere l'occupazione e per il recupero sociale di persone in situazione di svantaggio. Gli operatori quest’anno sono sette: tre part-time della categoria A (disoccupati da più di 6 mesi con più di 50 anni di età), tre delle categorie B e C (disoccupati con più di 25 anni di età, rispettivamente iscritti come persone con disabilità e segnalati dai servizi sociali o sanitari o dall’Ufficio esecuzione penale esterna) e uno con funzioni di caposquadra (che ha seguito un apposito corso di formazione). Lavoreranno per sette ore al giorno e 35 alla settimana se a tempo pieno, la metà se a tempo parziale. Il progetto ha una durata di sei mesi.

I servizi offerti:

● accompagnamento per necessità personali, visite mediche, acquisto di farmaci, commissioni varie, per il disbrigo di incombenze burocratiche, per recarsi dal parrucchiere, pedicure, manicure, lavanderia;

● accompagnamento per favorire i rapporti con la comunità (associazioni, feste, ricorrenze, momenti religiosi e di culto, amicizie, visite a parenti, frequenza di attività socio-culturali e ricreative in compagnia);

● aiuto per gli spostamenti con l'utilizzo di ausili tipo carrozzina;

● attività nelle abitazioni, con accensione fuoco, riordino legna, libri, riviste, animazione, aiuto nella scrittura di biglietti e lettere, esecuzione di lavori a maglia, con la stoffa, con la carta, compagnia, attenzione e intrattenimento;

● fornitura di acquisti e di farmaci, recapito della spesa;

● recupero di vecchie fotografie, stoffe ricamate, pizzi e merletti, oggetti d'arte o artigianali, sculture e quadri da riordinare in casa o mettere a disposizione per mostre e attività culturali;

● cura dell'orto.

Nella mattina di venerdì 19 maggio il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Silvia Betta e la segretaria generale Anna Cattoi hanno incontrato le operatrici, per salutarle e augurare loro buon lavoro (nella foto). Il vicesindaco ha ringraziato le lavoratrici, il cui impegno consente all’amministrazione di offrire un servizio prezioso e un sostegno importante a tante persone in situazione di fragilità e alle loro famiglie.