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apr, mer

Nemmeno un tiro in porta e già questo la dice lunga sulla sconfitta che il Brescia ha incassato a Salerno: è finita uno a zero per i campani, decisiva la rete segnata al venticinquesimo del primo tempo da Bogdan sugli sviluppi di un calcio d'angolo che in realtà non c'era, si trattava infatti di un rinvio da fondo campo ma i guardalinee non se ne sono accorti e sugli sviluppi del corner è arrivato così il gol della partita.

Al di la dell'episodio che ancora una volta penalizza le Rondinelle, c'è una prestazione sconcertante del Brescia che fa più di un passo indietro rispetto alle belle prestazioni con le quali è ritornato in corsa per un posto nei playoff.

Una prova, quella della formazione di Clotet, distante anni luce da quelle precedenti, una prestazione quella di Van Der looi e compagni che ha deluso le attese.

Ora il Brescia è a cinque punti dalla zona playoff, quando al termine della stagione regolare, mancano otto partite.

Tutto è ancora possibile a patto che il Brescia però ritrovi quella cattiveria, quella voglia e quella determinazione, oltre al gioco, che l'avevano riportato su posizioni di classifica più consone ad una squadra che, non dimentichiamocelo, era stata costruita nelle intenzioni del Presidente Cellino, per tornare immediatamente in Serie A.

Adesso c'è la pausa, una pausa che a questo punto è naturalmente ben accetta, visto e considerato qual è lo stato di forma del Brescia che è apparso stanco, privo di idee, privo di quella determinazione, di quella fame che lo avevano portato ad una serie di risultati positivi che ne avevano rilanciati le ambizioni nel borsino dei playoff.

La ripresa del Campionato vedrà le Rondinelle contro il Pordenone.

Ciro Corradini