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apr, gio

Operazione sorpasso riuscita! Il Brescia espugna il campo dell'Ascoli imponendosi per 3 a 2 in rimonta. Vittoria meritata quella conquistata dalla squadra di Pippo Inzaghi che consolida così la propria posizione in classifica raggiungendo così il secondo posto dietro al sempre più che sorprendente Pisa.

Partita che non era iniziata di certo bene per la squadra biancoazzurra quella di Ascoli, con i padroni di casa che sbloccano il risultato con Dionisi al diciassettesimo ed andavano al raddoppio al ventitreesimo con Felicioli.

Fase difensiva da rivedere quella dei biancoazzurri che però non si abbattevano e sul finire del primo tempo riaprivano il match grazie a una rete di Cistana che in questo modo si faceva perdonare l'errore in occasione del gol di vantaggio della squadra di casa.

Nella ripresa è stato un monologo quello della formazione di Inzaghi che trovava il pareggio meritato con Cancellor al sessantesimo e quindi al settantatreesimo, grazie ad un calcio di rigore netto, si andava a conquistare i tre punti grazie alla rete di Pajac che trafsormava il penalty senza esitazioni.

Brescia dunque che vola al secondo posto in classifica generale, un Brescia che continua a segnare molto ma che d'altra parte continua purtroppo a prendere troppi gol. E' questa l'unica nota stonata!

Certo è che finchè l'attacco garantisce un gol in più di quello che fanno gli avversari, evidentemente la preoccupazione resta minima. Però anche Inzaghi nel dopo partita ha sottolineato che dietro c'è ancora molto da fare, ancora molto da lavorare. Del resto quelle che erano le carenze difensive del Brescia erano note, visto e considerato che gli interpreti da due anni a questa parte non sono cambiati e che il Brescia dietro ha sempre faticato.

Resta però l'immagine di una squadra determinata, di una squadra che non si arrende mai, di una squadra che ha la consapevolezza di quelli che sono i propri limiti e di quelle che sono le proprie qualità.

Una squadra che può attingere da una panchina lunghissima. Andatevi a leggere gli uomini che stavano a fianco di Inzaghi prima del fischi d'inizio: di quegli undici giocatori, tutti probabilmente sarebbero titolari in qualsiasi altra formazione di Serie B. Quindi da questo punto di vista diciamo che i segnali sono incoraggianti. In più Inzaghi sappiamo essere un martello, uno che non molla mai, quindi certamente lavorerà sulla fase difensiva per migliorarla. 

 

Ciro Corradini